giovedì 31 gennaio 2013

Lezione 7 - Vita e Morte (Parte 1)

La connessione è un buon modo di rafforzare le vostre pietre aumentandone le libertà, ma il numero delle libertà non sempre garantisce l'assoluta sicurezza. Infatti, per essere assolutamente certi che un gruppo di pietre sia salvo è necessario che esso non possa essere mai catturato, anche contro un qualsiasi numero di mosse consecutive del vostro avversario. Un gruppo di pietre che gode di questa invulnerabilità, nel Baduk, viene detto “vivo”.


Vita e Morte


Nella Lezione 4, abbiamo imparato che “nessuna pietra può rimanere sulla tavola da gioco senza libertà”. Ma anche se un gruppo di pietre ha delle libertà rimane comunque vulnerabile.

Diagramma 1

Diagramma 1 Le tre pietre nere hanno tre libertà, ma sono morte visto che il Nero non può fuggire dall'accerchiamento del Bianco. Esiste un modo perché un gruppo di pietre bloccate dall'avversario possano comunque sopravvivere? Ovviamente sì. 


Il Suicidio è Illegale 


Ironicamente, prima di parlare di come possa rimanere vivo un gruppo di pietre dobbiamo introdurre l’illegalità del suicidio, un'altra delle regole del Baduk. Nel Baduk potete giocare in un qualsiasi punto vuoto preferiate, ad eccezione di quelli che non vi lasciano libertà. 

Diagramma 2

Diagramma 2 Se il Bianco gioca una pietra nel punto marcato con la X, automaticamente non avrà libertà e pertanto il punto X equivarrebbe ad un suicidio che non è permesso nel Baduk. 

  
Diagramma 3 Diagramma 4

Diagrammi 3~4 Nel Dia.3, Bianco 1 non è un’azione illegale dal momento che possiede ancora una libertà. Bianco 1 nel Dia. 4 occupa tale ultima libertà per Bianco, e quindi non è una mossa consentita, equivalendo ad un suicidio. 

  
Diagramma 5Diagramma 6

Diagrammi 5~8 La regola dell’illegalità del suicidio, come tutte le regole, ha un’eccezione. Il punto contrassegnato con la X nel Dia.5 è certamente un punto illegale per il Nero, ma cosa possiamo dire del punto marcato con la X nel Dia. 6? Se il Nero gioca 1 come nel Dia. 7, Nero 1 non avrà libertà, ma non ne avranno neanche le tre pietre bianche. Quale è quindi il risultato di Nero 1 nel Dia.7? In questo caso, le regole del Baduk stabiliscono che il giocatore che toglie tutte le libertà ad entrambe le parti potrà rimuovere le pietre avversarie. Quindi Nero catturerà le tre pietre bianche come mostrato nel Dia. 8 [1]

  
Diagramma 7Diagramma 8



  La Bravura di un Giocatore di Baduk  


I giocatori di Baduk possono essere classificati in due categorie: amatori e professionisti. I giocatori amatoriali normalmente giocano solo per divertimento, mentre i professionisti giocano in tornei di Baduk per guadagnarsi da vivere. Esistono più di dieci tornei principali riservati ai professionisti che mettono in palio importanti premi in denaro comparabili a quelli degli scacchi o di altri sport. In più, si tengono molti tornei minori ogni anno, in Corea, Giappone e Cina. 

Esistono tre modi per indicare l’abilità di un giocatore di baduk: la classifica dei “dan” professionisti, quella dei “dan” amatoriali e infine quella dei “kyu” amatoriali (questa ultima classificazione in Corea è detta “kup”). La classifica dei professionisti parte da 1-dan per arrivare fino al massimo livello di 9-dan. Per gli amatori, il livello più alto è ufficialmente il 7-dan. Come potreste immaginare un 1-dan professionista è comunque più forte di un 7-dan amatoriale. 

La classifica ufficiale “kyu” ha invece una classifica inversa, comincia dal più basso 18-kyu per arrivare al più forte 1-kyu, è comunque possibile imbattersi, su alcuni server online dedicati al baduk, in giocatori di 25-kyu od anche di 30-kyu [2]. Prima che fosse introdotta la classifica dei dan in Corea, il 1-kyu identificava il giocatore più forte del paese.

Questo è il motivo per cui vi sono giocatori che si presentano ancora come “1-kyu” anche se sono più forti di un giocatore amatore di 7-dan. Quindi, è meglio che facciate attenzione quando incontrate un “1-kyu” Coreano. 



  Partite ad Handicap  


Nel Baduk, quando un giocatore possiede un livello d'abilità diverso dall'avversario, viene concesso un vantaggio al più debole. Tale vantaggio si concretizza nel posizionamento di alcune pietre sugli hoshi prima che inizi la partita, in modo da compensare la differenza di bravura e concedere ad entrambi pari opportunità di vittoria. Approfittando di questo sistema di handicap, anche un principiante può confrontarsi contro un avversario più forte ed entrambi potranno apprezzare la partita e divertirsi.

Di norma una pietra di handicap copre un grado di differenza nel livello d'abilità. I diagrammi che seguono mostrano come porre le pietre d'handicap. Naturalmente quando si gioca una partita ad handicap, avendo il Nero già le pietre sul goban, inizierà a giocare il Bianco.


















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[1] In altre parole prima si contano le libertà dell’avversario e successivamente le proprie, in questo modo catturando si guadagnano delle libertà. 
[2] Il modo di calcolo dei punteggi ai fini del Ranking di un giocatore varia di paese in paese, esistono anche tabelle di conversione tra un sistema e l’altro, ed in generale ogni sistema si basa su algoritmi complessi che tengono conto di molte variabili e coefficienti di correzione. Ai fini della nostra pubblicazione non è importante conoscere il modo in cui viene associato o modificato il proprio livello, la cosa che più conta all'inizio è giocare il più alto numero possibile di volte, senza preoccuparsi se si vince o se si perde.
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lunedì 28 gennaio 2013

Lezione 6 - L'Efficienza delle Mosse

L’efficienza delle mosse è un concetto molto importante nel Baduk. Più esperienza acquisite più efficienza vi sarà nelle vostre partite.

L'Efficienza nella Connessione 


Quando giochiamo a Baduk, è sempre desiderabile giocare una mossa che possa assolvere più scopi contemporaneamente. Questo concetto si applica anche alla connessione. Al fine di formare una connessione più sicura, le pietre dovrebbero essere mantenute in stretto contatto. Tuttavia, se giocate le pietre una affianco all'altra, la velocità con cui tenterete di conquistare il territorio sarà troppo bassa, e perderete la partita a causa della mancanza d’efficienza.

  
Diagramma 1Diagramma 2

Diagrammi 1~4 Ecco alcuni esempi di connessione efficiente: mossa in diagonale (Dia.1), nodo di bambù (Dia.2), salto di uno (Dia. 3) ed il salto del cavallo (Dia. 4). Queste quattro forme non sono ancora delle connessioni complete, ma è difficile per l’avversario separarne le pietre considerato che il Baduk è un gioco a turni.

Dal momento che la mossa in diagonale ed il nodo di bambù hanno entrambe due potenziali punti di connessioni in A e B è abbastanza ovvio che non possano essere tagliate in un’unica mossa. Se Bianco tenta di tagliare la connessione giocando in uno dei due punti, per esempio A, Nero connetterà le proprie pietre giocando nell'altro punto, B.


  
Diagramma 3Diagramma 4

Diagrammi 5~6 Le forme del salto di uno e del salto del cavallo possono essere tagliate come mostrato in questi diagrammi. Tuttavia, non è semplice per il Bianco eseguire il taglio dal momento che operandolo rischierà la sua sicurezza vedendo separate anche le proprie pietre. Inoltre, nelle situazioni che ne derivano, il Bianco possiede meno pietre del Nero, cosicché il combattimento che si sta per sviluppare sarà meno favorevole per lui.

  
Diagramma 5Diagramma 6

Efficienza nella Cattura


L’efficienza è un concetto importante anche nella cattura. Quando un principiante cattura le pietre avversarie, si nota come spesso sprechi molti turni per ridurre le libertà di questi gruppi a zero per quindi toglierle dal goban. I principianti dicono che, così facendo, sentono di aver finalmente avuto ragione del gruppo avversario.

Tuttavia, in realtà è meglio non preoccuparsi di sprecare mosse per togliere un gruppo dalla tavola da gioco, se siete certi che il gruppo del vostro avversario non ha via di scampo. E’ ovviamente più proficuo giocare in una posizione più importante migliorando in tal modo l’efficienza delle vostre mosse.

Lo stesso vale nel momento in cui le vostre pietre sono morte. Se un vostro gruppo è morto, va lasciato a se stesso. Alcuni principianti aggiungono pietre su pietre rendendo il gruppo morto sempre più grande, ma non ha alcun senso ed il vostro avversario non farà altro che ringraziarvi. Quindi se vi accorgete che un gruppo di pietre non ha via di scampo, abbandonatelo e giocate altrove, sperando magari di poter recuperare altrove i punti lì persi.

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giovedì 24 gennaio 2013

Lezione 5 - Connessioni e Tagli


La caratteristica fondamentale di ogni battaglia nel Baduk è legata alla connessione ed al taglio. In generale, è una buona idea connettere i propri gruppi tra loro, e tagliare in due o più gruppi le pietre avversarie.

         
Diagramma 1
Diagramma 2

La Connessione


Diagrammi 1-2 In senso letterale, le pietre sono connesse solo quando sono poste su punti adiacenti ed in linea. Quindi le pietre nel Dia. 1 sono connesse, mentre quelle nel Dia.2 non lo sono completamente. Se il Bianco potesse giocare due mosse consecutive in questo secondo caso, potrebbe tagliare la connessione delle pietre nere, come mostrano le due pietre bianche contrassegnate con il triangolo nel Dia. 2.


Il Taglio


Nel Diagramma 3 le due pietre nere non sono connesse, ne lo sono le due bianche.

Il Diagramma 4 mostra che se è il turno del Nero, Nero 1 non solo connetterà le due pietre nere, ma separerà anche le due pietre bianche allo stesso tempo. E vice versa, il Bianco può fare lo stesso giocando in 1 se è il proprio turno.

       
Diagramma 3Diagramma 4

Diagrammi 5-7 I diagrammi precedenti sono solo degli esempi per mostrare una situazione ideale per un taglio. Nelle partite reali, tuttavia, la maggior parte dei tagli avviene in diagonale.

Diagramma 5

Come si è accennato precedentemente, le pietre poste in punti adiacenti in diagonale non sono completamente connesse. Le due pietre bianche nel Dia. 5 non sono ancora collegate, e vi è un punto per un possibile taglio in “A”. 

      
Diagramma 6Diagramma 7

Se Nero vi gioca come nel Dia. 6, le due pietre bianche verranno separate. Al contrario, se Bianco gioca in A come mostrato nel Dia. 7, le tre pietre bianche saranno perfettamente collegate. Possiamo quindi osservare come sia normale tagliare nel punto in cui l’avversario può connettere.

Su questo argomento è disponibile una breve esercitazione.
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lunedì 21 gennaio 2013

Lezione 4 - La Cattura

Una volta che una pietra è stata posizionata sul goban non può più essere spostata. Può, tuttavia, essere rimossa dalla tavola se viene catturata. La cattura è l’oggetto di questa lezione.


Cosa è una libertà?


La cattura è correlata alla regola di base più importante del Baduk, che stabilisce che nessuna pietra può rimanere sul goban se non possiede almeno una libertà. Con libertà indichiamo un punto vuoto direttamente adiacente ad una pietra o ad un gruppo di pietre. In Coreano, è chiamata “hwallo”, che significa “via di fuga”. Possedere delle libertà protegge le pietre dall'essere catturate.

Diagramma 1

Diagramma 1 Normalmente una pietra ha quattro libertà, come i punti contrassegnati dalle X che circondano la pietra in basso a sinistra. Tuttavia, il numero di libertà cambia a seconda della posizione della pietra. Si hanno tre libertà nel caso di una pietra posta su di un lato della tavola e solo due libertà per quella posta nell'angolo.

   
Diagramma 2Diagramma 3

Diagramma. 2 Bisogna ricordare inoltre che i quattro punti adiacenti in diagonale ad una pietra, come quelli indicati nel Diagramma 2 con le lettere da A a D, non costituiscono delle libertà per la pietra nera.

Il Diagramma 3 mostra come se più pietre sono adiacenti costituiscono un gruppo e condividono le loro libertà. Le due pietre in figura hanno sei libertà. In generale quando più pietre si uniscono le loro libertà aumentano di conseguenza. Fate pratica nel contare il numero di libertà dei gruppi di pietre che create sul goban.

La Cattura


Come già detto, senza libertà, le pietre non possono rimanere sul goban e vengono catturate nel momento stesso in cui tutte le loro libertà vengono occupate dalle pietre avversarie.

Nel Diagramma 4 la pietra nera viene catturata nel momento in cui Bianco gioca la pietra contrassegnata con il triangolo. La pietra nera viene tolta dalla tavola da gioco come mostrato nel Dia. 5. Sul lato o all'angolo, una pietra può essere catturata con meno mosse, dal momento che ha meno libertà.

   
Diagramma 4Diagramma 5

Atari


“Atari“ è il termine Giappone usato comunemente per indicare la posizione dove una pietra od un gruppo di pietre possiede solo una libertà e può quindi essere catturato nella mossa successiva, se non gli si concede la dovuta attenzione. Si può quindi dire “mettere in atari” indicando l’azione con cui si riducono ad una le libertà di una pietra o di un gruppo di pietre, ma anche usare l’espressione “essere in atari” come aggettivo per indicare il relativo stato di una pietra o di un gruppo di pietre che possiedono solo una libertà. Il termine Coreano per atari è “tansu” che significa letteralmente “una libertà”.

  
Diagramma 6
Diagramma 7

Nel Diagramma 6 la pietra nera ha tre delle sue libertà occupate e quindi gliene rimane una sola indicata con la lettera A, la pietra nera è quindi in atari. Se il Bianco gioca una mossa in A, la pietra nera verrà catturata. Se, invece, è il turno del Nero, egli potrà fuggire giocando una pietra in A immediatamente.

Nel Diagramma 7 vediamo come quando una pietra o un gruppo di pietre è in atari, si può salvarle estendendo il gruppo come fa Nero 1 in questo caso. La mossa aumenta il numero di libertà da 1 a 3, come mostrato con i punti contrassegnati dalle X.

Diagramma 8


Nel Diagramma 8 si vede come la mossa di fuga dovrebbe essere posta all'ultima libertà della pietra in atari. Per esempio, Nero 1 non aiuta a salvare la pietra nera che verrà catturata da Bianco 2.

A questo punto potete provare a fare alcuni esercizi per verificare quanto abbiamo detto: l'esercitazione n.1 è infatti dedicata alla cattura.


  Giochiamo una partita di Atari-Go!  

Ora che sapete come catturare una pietra, ovvero come si può catturare una pietra avversaria occupando tutte le sue libertà. Sapete di converso che quando le vostre pietre sono circondate da quelle avversarie e vi è solo una libertà rimanente, ovvero quando le vostre pietre sono in atari, dovreste giocare una pietra nel punto dell’ultima libertà per salvarle.

E’ piuttosto semplice in teoria, ma in pratica non è così facile fare attenzione a quando le pietre sono in atari. Ecco un esempio di un gioco semplificato e divertente per aiutarvi a fare esercizio per vostro conto con l’atari e la cattura.

È chiamato “atari go”. A parte essere una divertente variante del Baduk, è spesso citato come gioco più semplice per i giocatori principianti, in modo che essi possano iniziare a giocare subito senza dover fare attenzione al territorio. Il vincente è il primo giocatore che cattura una o più pietre al suo avversario.

Diagramma 9


Il gioco solitamente inizia con la posizione mostrata nel Dia. 9. Possono essere usati tutti i tipi di goban: 9x9, 13x13 ed anche 19x19. Le regole sono le stesse del Baduk: entrambi i giocatori giocano a turno, il Nero gioca la prima mossa e così via. I giocatori possono variare il gioco decidendo quante pietre bisogna catturare per vincere. Spero possiate apprezzare l’Atari-go in modo di acquisire familiarità con molte delle situazioni in cui si può verificare l’atari.

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giovedì 17 gennaio 2013

Lezione 3 - I Fondamenti (Parte 2) - Il Territorio

In Cina, il Baduk è chiamato “Weiqi”, che significa letteralmente gioco del circondare: circondare il territorio, e circondare le pietre avversarie per catturarle. Circondare e catturare le pietre del vostro avversario è un buon modo di impadronirsi di un territorio, ma è semplicemente un mezzo e non il fine. Lo scopo finale del Baduk è quello di conquistare quanto più territorio possibile proteggendone i confini.


Cosa è il territorio?



Diagramma 1


Diagramma1 Nell'angolo in alto a destra vi sono 10 punti contrassegnati con dei quadratini neri, mentre sul lato sinistro sono stati contrassegnati altri 24 punti. Questi punti sono completamente circondati da pietre nere senza alcuna pietra avversaria viva al loro interno. Quando abbiamo dei punti vuoti così perfettamente delimitati da pietre di uno stesso colore, possiamo chiamarli un “territorio“.


Tuttavia, recintare un’intera area pietra per pietra fin dall'inizio della partita non è un modo efficiente di conquistare territorio. Visto che nel Baduk i giocatori giocano a turno, è sufficiente costruire una struttura relativamente più forte del vostro avversario per conquistare alla fine il territorio. La posizione nell'angolo in basso a destra mostra come creare questa struttura territoriale. I punti contrassegnati in questo angolo possono nella pratica essere considerati anch'essi “territorio” o meglio “territorio potenziale”. Il Dia. 2 mostra un esempio dell’apertura di una partita tra giocatori esperti.


Diagramma 2


La Somma dei Territori Decide il Risultato di una Partita.


Quando le pietre circondano un territorio, possono sopravvivere sulla tavola da gioco nel proseguo della partita, ed il territorio è chiamato “chib”, che letteralmente significa “casa”, in Coreano. Ma la funzione più importante, oltre che finale, del territorio è decidere il risultato di una partita.


Diagrama 3


Diagramma 3 Il Diagramma mostra la conclusione di una partita giocata su di un goban 13x13. Il Nero ed il Bianco condividono la tavola da gioco ognuno con i rispettivi territori. Andiamo a vedere quanto territorio hanno conquistato ognuno e chi ha vinto la partita.


Il Territorio Totale del Nero:

16 (angolo in alto a sinistra) + 11 (al centro del goban) + 8 (sul lato destro) = 35 punti di territorio


Il Territorio Totale del Bianco:

20 (sul lato in alto) + 7 (angolo in basso a sinistra) + 12 (angolo in basso a destra) = 39 punti di territorio


Quindi il Bianco vince di 4 punti.


Il Territorio Non Deve avere Alcuna Breccia


Sebbene sia normale creare del territorio potenziale durante la partita, non potrà essere considerato veramente vostro se le pietre avversarie aprono una breccia attraverso di esso. Le 15 pietre nere nel Dia. 4 circondano alcuni punti vuoti, ma non posso essere considerati territorio nero dal momento che le pietre bianche hanno rotto l’accerchiamento.


Diagramma 4
Cosa avrebbe dovuto fare Nero per non perdere l’impiego delle 15 pietre? Torniamo indietro alla situazione di sole due mosse prima. Nel Dia. 5, Nero circonda un territorio potenziale con un’unica piccola fessura che non influenza l’integrità del territorio. 

    
Diagramma 5Diagramma 6

A questo punto Nero non ha bisogno di aggiungere una mossa, o almeno non ancora. Tuttavia, se Bianco affonda l’attacco con 1, come nel Dia. 6, Nero deve bloccarlo con 2 per proteggere il proprio territorio.


Assicuratevi che l’Avversario Non Possa Sopravvivere all'Interno del Vostro Territorio


In generale, creare un territorio grande è meglio. Ma vi è un limite dal momento che, quando è troppo grande, il vostro avversario può creare un proprio territorio all'interno del vostro.


Nel Dia. 7, il territorio del bianco ammonta alla metà esatta del goban. Tuttavia, quando Nero invade con 1, il Bianco non può uccidere quella pietra, e l’angolo in basso a destra si tramuta in territorio nero.


Ciò può anche accadere se Nero gioca la pietra 7 nell'angolo in basso a sinistra. Quindi non bisogna solo difendere il territorio dagli assalti avversari provenienti dall'esterno ma bisogna anche assicurarsi che l’avversario non possa invadere il nostro territorio e sopravvivere.

Diagramma 7

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lunedì 14 gennaio 2013

Lezione 2 - I Fondamenti (Parte 1)


Nella prima lezione, abbiamo brevemente introdotto le idee generali alla base del Baduk comparandolo agli Scacchi. Ora andremo ad impararne le basi e le regole.

La Tavola da Gioco e le Pietre
Il Baduk è un gioco giocato da due persone su di una tavola di legno attraverso delle pietre.

Diagramma 1
La tavola[1] tradizionale ha una griglia composta da 19 linee orizzontali e 19 verticali, con nove punti più scuri che vengono chiamati “punti stella”. Questo nome proviene dalla traduzione del vocabolo Giapponese “hoshi” (stella)[2], mentre in Corea queste intersezioni vengono chiamate “hwachom”[3], che significa “punti fiore”, dal momento che le tavole da gioco tradizionale Coreane riportavano disegni floreali per indicare tali intersezioni. Gli hoshi servono per indicare i punti dove porre le pietre di vantaggio in caso si giochi una partita ad handicap. Nel Baduk, infatti, se un giocatore è più forte concede all'avversario più debole delle pietre di vantaggio da porre sugli hoshi prima che la partita abbia inizio, in modo da compensare la differenza d’abilità.

Ad un primo sguardo, la tavola da gioco può apparire quadrata, ma in realtà non lo è. E’ sempre leggermente più lunga di quanto sia larga, in modo che appaia quadrata dalla prospettiva dei giocatori seduti ai suoi lati. Sul goban possiamo distinguere quattro angoli, quattro lati, ed un centro. Gli angoli, i lati ed il centro hanno caratteristiche e funzioni strategiche diverse che impareremo più avanti.

Esistono tavole da gioco più piccole, di norma con griglie 13x13 o 9x9, che sono raccomandate nell'insegnamento del gioco ai principianti. è infatti più facile per gli insegnanti illustrare le situazioni di gioco su goban ridotti ed il principiante riuscirà a completare le sue prime partite in meno tempo.

Le pietre sono di colore bianco e nero ed hanno la forma di piccoli dischi biconvessi, sono fatte di plastica o vetro nella maggior parte dei set da gioco, mentre nelle edizioni di lusso vengono ricavate da conchiglie (bianco) od in ardesia (nero). Teoricamente vi dovrebbero essere 181 pietre nere e 180 pietre bianche, dal momento che le 361 pietre corrispondono al numero di intersezioni sul classico goban 19x19, ma in pratica 150 pietre di ciascun colore dovrebbero essere più che sufficienti.

Lo spessore della tavola da gioco e delle pietre varia a seconda dei casi, in generale maggiore è lo spessore meglio è. Trovare un set da Baduk in Italia non è facile, essendo ancora poco diffuso, ma online troverete numerosi negozi che vendono diversi kit: da quelli economici, 30/40 euro, a quelli di lusso dal valore di migliaia di euro.

Le Regole di Base:
Il Baduk, pur essendo un gioco enormemente complesso, ha solo poche e semplici regole, che possono essere imparate in una mezz'ora  Il Baduk può essere appreso in pochi minuti, ma richiede una vita per essere padroneggiato.

Diagramma 2.
Quasi tutte le regole di base sono visibili nel diagramma 2:
La tavola da gioco dovrebbe essere vuota all'inizio della partita. Il giocatore che prende le pietre nere gioca per primo. Ogni giocatore alternativamente pone una pietra sopra un’intersezione vuota del goban, e non in uno dei rettangoli, fino a quando la partita non è conclusa.

Normalmente, il giocatore che è meno bravo prende il Nero. Se entrambi hanno lo stesso livello di abilità, procedono al sorteggio del colore tramite un indovinello. La procedura per la scelta dei colori è la seguente[4]. La persona più anziana o più forte prende un pugno di pietre dalla ciotola, l’altro giocatore cerca di indovinare se il numero di pietre nella mano del primo sia “pari” o “dispari” e mostra due pietre nel primo caso od una pietra nel secondo. Se la risposta è corretta prenderà il Nero. In questo caso un certo numero di punti, normalmente 5,5 o 6,5 viene concesso al Bianco quale compensazione per lo svantaggio di cominciare per secondo.

A differenza degli altri giochi da tavola, nel Baduk, la pietra non può essere spostata una volta che viene posta sul goban, a meno che non venga catturata e quindi rimossa dalla tavola da gioco.

Le pietre rimosse dal goban, vengono chiamate prigioniere, sono tenute solitamente nel coperchio della ciotola del giocatore che le ha catturate ed usate per riempire il territorio dell’avversario alla fine della partita. La cattura ed il riempimento del territorio saranno oggetto di una successiva lezione.
no che non venga catturata e quindi rimossa dalla tavola da gioco. può essere spostata una volta che viene posta sul goban, a m



[1] Spesso la tavola da gioco, Board in inglese, viene indicata anche con il vocabolo Giapponese “Goban”. In queste lezione useremo il termine giapponese o quello italiano.
[2] Nel proseguo delle lezioni useremo unicamente il termine Giapponese “hoshi”, dal momento che è quello generalmente usato in Italia, dove solo rarissimamente si ricorre al termine “punto stella”.
[3] In questa traduzione riporteremo i termini Giapponesi e Coreani romanizzati, senza riportare i corrispettivi ideogrammi.
[4] L’estrazione del colore viene chiamata col termine giapponese Nigiri, un breve video prodotto dal Go Club di Milano ne fornisce un ottimo esempio: video per il Nigiri.
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giovedì 10 gennaio 2013

Lezione 1 - Baduk e Scacchi a confronto


Nel mondo ludico, esistono veramente pochi giochi che hanno superato con successo la prova del tempo ed ancor meno sono quelli capaci di affermarsi oltre i limiti di un’unica regione culturale, tra di essi il Baduk[1] è degno di nota per il suo costante e diffuso successo.

Per oltre 2.500 anni, il Baduk ha rappresentato molto più di un gioco per moltissime persone: è stato considerato come un’arte, una scienza ed anche uno strumento pedagogico in Corea, Cina e Giappone, oltre a diffondersi nel mondo occidentale. Oggi offre non solo divertimento ed il brivido della competizione, ma costituisce un utile strumento per lo studio delle facoltà della mente umana e dell’intelligenza artificiale.

Il Baduk viene spesso messo a confronto con gli Scacchi, che è un altro gioco antico molto popolare. A differenza dei giochi che si basano sul caso e la fortuna, come ad esempio i dadi o le lotterie, infatti, sono entrambi giochi di strategia. In tutti e due quindi il movimento dei pezzi si basa unicamente sul ragionamento e la tattica dei giocatori. Tuttavia il Baduk e gli Scacchi presentano sensibili differenze che li distinguono, essendosi sviluppati in maniera indipendente ed in regioni diverse del globo.

I pezzi degli Scacchi imitano la vita reale e sono classificati per rango, ovvero come Re, Regina, Alfiere, Cavallo, Torre e Pedone. Ognuno di essi ha la propria natura e le proprie peculiarità  Osservando una partita di Scacchi si ha l’impressione di essere di fronte ad una vera battaglia del medioevo europeo. I pezzi del Baduk, per contrasto, sono palline, o “pietre”. Possono avere una funzione anonima, collettiva o terziaria[2]. Nel corso di una partita, ad un osservatore ignaro appare semplicemente uno spazio composto da pietre bianche e nere frammiste ad intersezioni vuote. Se dovessimo comparare i due giochi potremmo dire che sono entrambi delle simulazioni di vita, ma mentre gli Scacchi ne sono una concreta imitazione il Baduk è estremamente più astratto.

L’obiettivo degli Scacchi è catturare od uccidere il Re dell’avversario. Quindi entrambi i giocatori faranno del loro meglio per catturare i pezzi nemici al fine di indebolire le difese del Re. Man mano che la partita procede, i pezzi degli scacchi sulla tavola da gioco diminuiranno di uno in uno. Al contrario nel Baduk, non è necessario uccidere quanti più pezzi possibile dell’avversario, dal momento che l’obiettivo è semplicemente quello di ottenere più territorio dell’avversario. Quindi, nel Baduk, il traguardo finale è quello di mettere al sicuro il proprio mondo e lo si raggiunge tramite la competizione con l’avversario, piuttosto che con la sua distruzione.

Gli Scacchi sono a tutti gli effetti la simulazione di una guerra, una guerra istituzionalizzata, regolata e codificata, con un fronte, una retroguardia e delle battaglie. Il Baduk, invece, più che con una mera guerra, ha analogie con l’economia e la politica concentrandosi nell'ottenere il massimo beneficio possibile dalle 361 intersezioni disponibili sulla tavola da gioco.

Se gli Scacchi danno un’esperienza di un modello di guerra tramite una riproduzione astratta di quella reale, il Baduk permette di comprendere la battaglia politica tra due fazioni avverse in un mondo limitato. Quindi lo spirito del Baduk è la costruzione e non la distruzione.

“Il Baduk è armonia” disse Wu Qingyuan, grande maestro di Baduk. Il Baduk può essere un’arte, dal momento che la sua competizione si fonda su questa armonia, ed il Tao[3] del Baduk può essere raggiunto tramite la percezione di questa armonia. Il fine ultimo di queste lezioni è quella di trasmettere questo Tao assieme all'abilità ed alle tecniche legate al Baduk.
Nam Chi-hyung

Traduzione di Marco Falcinelli.



[1] Sebbene in Italia, ed in Europa, il gioco sia conosciuto con il termine GO di derivazione Giapponese, nella trasposizione di queste lezioni si è preferito mantenere il nome BADUK, termine Coreano, per mantenersi fedeli al lavoro originale. Note a piè di pagina come questa esplicheranno ogni scelta di traduzione indicando i relativi termini inglesi/giapponesi/coreani in modo da non confondere il lettore con termini difformi da altre pubblicazioni. Per quanto possibile faremo riferimento al Glossario compilato dal Go Roma Club a cura di Valerio Sampieri e Giordano D’Obici.
[2] Si approfondiranno questi concetti nel proseguo delle lezioni.
[3] Il Tao è un concetto filosofico orientale complesso, pertanto si è deciso di mantenerne il termine nella traduzione. In questo caso indica un concetto simile alla comprensione dei Principi essenziali del Gioco, ma anche alla Percorso da seguire per la loro comprensione.
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lunedì 7 gennaio 2013

Prefazione

Benvenuti sulle pagine de Il Baduk Facile e Divertente!

Il Baduk è un gioco da tavola strategico ed in Italia è più conosciuto con il termine di derivazione giapponese GO, su queste pagine abbiamo preferito mantenere il termine Coreano in ossequio all'opera originale.

Alcuni anni fa, infatti, sulle pagine di Korea Times è apparsa una rubrica chiamata Baduk Made Fun and Easy a cura di Nam Chi-hyung che a cadenza settimanale ha pubblicato lezioni per imparare questo gioco meraviglioso riscuotendo un ottimo successo, tanto che poi gli articoli sono stati raccolti in tre libri.

In considerazione della poca documentazione pubblicata in Italiano a fronte di un'ampissima letteratura orientale ed anglofona, l'autrice è stata tanto cortese da consentirmi di pubblicare una traduzione in italiano della sua opera. E' il mio modestissimo contributo alla diffusione di questo bellissimo gioco nel bel paese.

Se desiderate apprendere o approfondire il Go, o Baduk, spero che questo corso possa esservi utile oltre che divertirvi. Partiremo dalle basi per poi via via approfondire ogni aspetto del gioco, con due articoli settimanali, il lunedì ed il giovedì.

Se già conoscete il gioco, ogni contributo commento suggerimento o critica sarà benvenuto.

Buon divertimento a tutti!

Marco Falcinelli

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