lunedì 18 febbraio 2013

Lezione 12: La Regola del Ko

In questa lezione, impareremo alcuni concetti nuovi: il ko e la regola del ko. La regola che disciplina il ko è una delle regole base del Baduk. Senza questa regola, una partita potrebbe andare avanti senza poter essere conclusa.

Cos'è il Ko?


Ko è la pronuncia Giapponese dell'ideogramma Cinese "劫"che significa eternità, e viene spesso tradotta con 'ripetizione' in inglese. In Coreano è chiamato "pae". Ed il nome già da un'idea delle sue caratteristiche.

  
Diagramma 1Diagramma 2

Diagrammi 1~2 La pietra bianca contrassegnata con il triangolo è ora in atari. Quindi, il Nero può catturarla con 1, come mostrato nel Dia. 2. Tuttavia, immediatamente dopo che Nero 1 la cattura, rimane anch'esso in atari. Può, quindi, il Bianco ricatturare subito Nero 1? Se il Bianco potesse ricatturare ancora giocando in 'A', ci troveremmo in una situazione identica a quella del Dia. 1. In questo modo il Nero ed il Bianco potrebbero continuare a catturarsi vicendevolmente all'infinito, se non vi fosse una regola che limitasse tale ripetizione. Da tale presupposto, la situazione mostrata nel Dia. 1 e Dia. 2 è detta ko, e vi è una regola speciale per disciplinarla.


La regola del Ko


La regola del ko evita la possibilità di una ripetizione infinita di una posizione vietando di ricatturare immediatamente il ko. Per esempio, nei diagrammi precedenti, la ricattura del Bianco in 'A' subito dopo che il Nero ha catturato con 1 nel Dia. 2 è proibita, ed il Bianco deve giocare almeno una mossa altrove prima di poter ricatturarla. Il Nero può quindi dare fine al ko giocando in 'A', o può scegliere di rispondere altrove alla mossa del Bianco. Se Nero risponde altrove, allora al Bianco è permesso di ricatturare il ko.

Andiamo a vedere come questa regola si concretizza in una partita.


La Minaccia Ko


  
Diagramma 3Diagramma  4

Diagrammi 3~4 Supponiamo che Nero 1 catturi una pietra bianca nell'intersezione contrassegnata col triangolo come mostrato nel Dia. 3. Se il Bianco ignora il ko, il Nero catturerà un'altra pietra bianca giocando in 'A'. Quindi, Bianco dovrebbe combattere per vincere questo ko e salvare la propria pietra. Tuttavia, il Bianco non può ricatturare Nero 1 giocando immediatamente in X, ma per la regola del ko deve prima giocare altrove, ad esempio Bianco 2 nel Dia. 4.

Dal momento che Bianco 2 mette in atari la pietra nera contrassegnata con il triangolo, il Nero deve scegliere  tra chiudere il ko giocando in 'A' o salvare la pietra contrassegnata giocando in 3. Se il Nero connette in 3 come mostrato nel Dia. 4, allora il Bianco può ricatturare il ko con 4. La mossa Bianco 2 nel Dia. 4 è chiamata minaccia ko [1].  

Come avete visto, una minaccia ko è una mossa che comporta un qualche tipo di pressione, ovvero che pretende un qualche genere di compensazione altrove per la perdita del ko. Se all'avversario non sta bene lo scambio, ad esempio risponde alla minaccia ko, allora potete ricatturare il ko. Per questa ragione, di norma il numero di minacce ko che ciascun giocatore è in grado di mettere assieme decide l'esito finale del ko; chi ha più minacce ko vince il ko.

Anche se avete molte mosse che possono forzare la risposta del vostro avversario, se la consistenza della minaccia non è di pari valore al ko stesso, non possono essere considerate vere e proprie minacce ko. Quindi, quando iniziate una battaglia per un ko, ponete molta attenzione ad essere certi che non solo del numero delle mosse che possono forzare una risposta (minacce ko), ma anche del loro valore e consistenza. 
             
__________
[1] Con il termine minaccia ko viene tradotto il termine Giapponese Kodate ed il corrispettivo inglese Ko Threat. Si è preferita questa traduzione perché è la terminologia più diffusa nella pratica, ed anche il glossario di riferimento compilato dal Go Club di Roma traduce kodate con "minaccia ko". In alcuni altri scritti potreste trovarla tradotta anche come "minaccia di ko".
   
Print Friendly and PDF

Nessun commento:

Posta un commento