lunedì 8 aprile 2013

Lezione 24 - L'Apertura (Parte 2)

Occupare un Angolo Vuoto


L'apertura comincia sempre dagli angoli, dove il territorio può essere creato con maggiore efficienza. Quindi, è un compito importante ed urgente quello di occupare gli angoli prima del proprio avversario.

Diagramma 1

Diagramma 1 Solitamente per occupare l'angolo si predilige giocare tra i seguenti cinque punti. "A", il punto 4-4, è anche chiamato hoshi [1]. Questo punto ha una posizione molto ben bilanciata, potete giocare l'hoshi senza troppo riguardo alla situazione circostante. Un hoshi aiuta ad estendere velocemente le proprie posizioni, ed è per questo che i giocatori moderni, che preferiscono un'evoluzione veloce della partita, lo preferiscono. Tuttavia, dal momento che è un punto che giace sull'intersezione delle due quarte linee (le linee d'influenza), non copre bene l'angolo da una possibile invasione. Se l'avversario invade con "B", è quasi impossibile catturare l'invasore. "B", il punto 3-3,  è chiamato sansan in Giapponese e samsam in Coreano.

"C", il punto 3-4, è chiamato komoku in Giapponese e somok in Coreano. Fino al 20° secolo, è stata la posizione più popolare da cui iniziare nell'angolo, visto che può controllare l'angolo con più sicurezza dell'hoshi ed ha più probabilità di creare un territorio più vasto di quanto ne abbia il punto 3-3. Inoltre, il punto 3-4 in combinazione con una chiusura del cavallo [2] può creare una forma perfettamente armonica per assicurarsi l'angolo.

"D", il punto 3-5, chiamato mokuhazushi in giapponese e oemok in Coreano, e "E", il punto 4-5, chiamato takamoku in giapponese e komok in Coreano. Dal momento che si utilizza la quinta linea, sono punti tesi ad esercitare influenza piuttosto che ad occupare territorio. Tra i due, come potrete immaginare, i punti 3-5 sono più territoriali.


L'approccio dell'Angolo 


Nel Baduk, un' "approccio"  indica una mossa d'avvicinamento ad una pietra avversaria, quando essa occupa un angolo l'approccio viene usualmente chiamato col termine giapponese kakari.

Diagramma 2

Diagramma 2 Bianco 1 è un approccio contro una pietra nera sull'hoshi che lascia tra le due un salto del cavallo.  Per quale motivo il Bianco ha scelto il punto una linea sotto di quella nera? Tenendo la distanza dalla pietra avversaria, il Bianco può avanzare o ritirarsi a suo piacimento. Se il Nero lo attacca con 2, può scegliere tra saltare verso il centro in "A" per combattere, o invadere in "B" per conquistare l'angolo. Se il Nero ignora l'approccio, il Bianco può attaccare la pietra nera nell'angolo giocando in "C".

Diagramma 3

Diagramma 3 Al contrario, se il Bianco va troppo vicino alla pietra nera, il Nero bloccando con 2 non  solo difenderà l'angolo, ma al contempo attaccherà la pietra bianca.

Diagramma 4

Diagramma 4 La figura mostra alcuni tipi di approccio al punto 3-4. "A" è chiamato approccio di uno [3], "B" è un approccio del cavallo, "C" è un approccio del gran cavallo e "D" è un approccio di due punti [4].


Chiusura dell'Angolo [Shimari]


Se aveste la possibilità di giocare più mosse nel vostro angolo, cosa fareste?

  
Diagramma 5
Diagramma 6

Diagramma 5 Il salto del cavallo in 1 è la mossa più consueta di chiusura dell'angolo partendo dal punto 3-4. Come già detto, è un modo perfetto di difendere un angolo.

Diagramma 6 Per chiudere con sicurezza un angolo di cui si occupa l'hoshi, avrete bisogno di due mosse in 1 e 3. Queste due mosse sulla terza linea coprono il difetto dell'hoshi  nella protezione dell'angolo ed evitano il rischio di una possibile invasione del Bianco.


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[1] Ricordiamo che l'hoshi è anche detto punto stella, mentre in Coreano è chiamato hwajom.
[2] La chiusura dell'angolo è conosciuta soprattutto con il termine Giapponese Shimari. Esiste una nomenclatura giapponese per le principali combinazioni di pietre utilizzate per chiudere l'angolo, che però per ora non riporteremo in questo corso.
[3] In inglese one-point approach o anche high approach, in Giapponese è chiamato ikken takagakari.
[4] In inglese rispettivamente One space low corner approach, distant low approachtwo-space approach o distant high approach. In Giapponese rispettivamente keima kakari, ogeima takagakari e niken takagakari.


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